Milleproroghe 2017: un altro anno di sistri, ma non oltre il 31 dicembre 2017

Il SISTRI slitta di un altro anno, confermata per tutto il 2017 l’annunciata novità contenuta nel decreto Milleproroghe 2017, approvato dal Consiglio dei ministri del 29 dicembre.
Il doppio binario prosegue per l’intero 2017, e slitta a fine anno anche il termine ultimo per il subentro del nuovo concessionario. In pratica, tutto rinviato, le regole 2017 restano uguali a quelle applicate nel 2016. Prorogato anche il dimezzamento delle sanzioni per non iscrizione o mancato pagamento del contributo.
Il Milleproroghe di quest’anno sembra intenzionato a fissare un termine più che mai inderogabile per l’entrata in vigore del Sistri a pieno regime con tanto di sanzioni operative che mandino in soffitta il “doppio binario”, e quindi tutti i registri e formulari cartacei.
Un film già visto troppe volte perché la formula scelta basti ad instillare fiducia (o timore, a seconda dei punti di vista) negli operatori di settore: troppi i ritardi accumulati in questi anni per non immaginare già da oggi che, all’alba del 2018, ci si ritroverà a commentare l’ennesimo slittamento, rinvio o proroga. Restando alle parole che, però, si leggono nero su bianco sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso, dove è stato pubblicato il testo del decreto legge partorito dal Consiglio dei Ministri del giorno precedente, il 2017 dovrebbe essere una volta per tutte l’anno del nuovo Sistri.
Questo perché rispetto al consueto ricorso al Milleproroghe di fine anno (vale la pena ricordare che con questo si è arrivati a quota quattro), la tenuta in vigore dei registri di carico e scarico e dei formulari assieme alla parallela sospensione dell’applicazione delle sanzioni operative non è stata genericamente prorogata di un anno, bensì, si legge: «Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del concessionario individuato […] e comunque non oltre il 31 dicembre 2017». Vale a dire che entro i prossimi 12 mesi il Sistri dovrà passare nelle mani del nuovo gestore (cioè dei vincitori della gara Consip, l’Ati Almaviva-Tim-Agriconsulting), con la speranza che quando si fa riferimento ad un pieno ingresso nella gestione si parli di un sistema sviluppato, già in forma rinnovata e adeguatamente testato attraverso un’adeguata fase di sperimentazione condivisa con le associazioni di categoria interessate.
Se già la stipula del contratto con il Ministero sarà subordinata al pronunciamento della giustizia amministrativa (il prossimo 25 gennaio è fissata solo la prima udienza), ecco che le certezze sui tempi iniziano a vacillare sin d’ora…………………



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